giovedì 9 aprile 2009

MALVEZZI, REGGIO EMILIA, PDL : SICUREZZA E IMMIGRAZIONE A REGGIO EMILIA. PERCHE' CAMBIARE ROTTA?

Andando in giro per Reggio Emilia sempre più spesso sento le lamentele dei reggiani su questa o quella cosa che non va. Tutti hanno qualcosa da recriminare sulle decisioni che quotidianamente vengono prese dal Comune, compresi coloro che da sempre hanno appoggiato le amministrazioni di sinistra.
Ma ci siamo chiesti il perché di tale situazione?
Vogliamo davvero credere che il Sindaco e la sua giunta sbaglino costantemente?
Se è pur vero che l’impegno ce lo mettono ogni giorno, per demolire anche quel poco, che di buono rimane, credo che il motivo di tanto malcontento risieda nel fatto che i cittadini di Reggio abbiano ormai maturato la decisione che qualcosa debba cambiare.
Per anni anche i più convinti, hanno sempre sostenuto i loro eletti, qualsiasi cosa facessero e quand’anche le decisioni prese non fossero a loro poi così favorevoli, ma ormai tale tempo è passato.
Ci si è infatti, ormai convinti che ciò che conta di più è cercare di vivere bene o comunque, tentare di farlo nel proprio territorio.
Ciascuno si aiuta come può, ma gran parte del benessere di ciascuno dipende dalle decisioni che vengono prese da chi ci governa nel territorio.
E allora fermiamoci ad osservare Reggio Emilia.
Grazie alle politiche che sono state adottate negli anni passati, Reggio Emilia è divenuta la città prediletta dagli extracomunitari. Ovviamente insieme a persone che hanno un regolare permesso di soggiorno e che si sono integrati nel nostro territorio, comportandosi secondo i dettami delle nostre leggi, ne sono arrivati altrettanti che, sprovvisti del documento che gli consente di rimanere legittimamente, hanno cominciato a commettere, ai nostri danni, reati della più svariata specie.
Ma mentre alcuni reati, seppur gravi, quali lo sfruttamento della prostituzione, il traffico e lo spaccio di droga, vengono percepiti in misura limitata da tutti noi, perché non ne veniamo colpiti direttamente, altri, quali le rapine, i furti, la violenza sessuale hanno ingenerato in tutti noi, oltre che riprovazione, sentimenti di paura e di insicurezza.
Di fronte a tali stati d’animo determinati dai tanti fatti che sono accaduti nella nostra città, non solo i nostri amministratori non hanno fatto nulla ma, in più occasioni hanno negato che una tale situazione esistesse.
Ma vi è di più!
Vi sarete accorti che ogni qualvolta succede un fatto grave di violenza a Reggio Emilia, che vede quale autore un extracomunitario, ci viene ricordato, con grande tempismo, che non dobbiamo cedere ai luoghi comuni, che gli stranieri non portano solo criminalità, che gli extracomunitari costituiscono un grande patrimonio, che ampliano il nostro bagaglio culturale… e via dicendo. E addirittura rischiamo di essere considerati razzisti se ci permettiamo di dire che tali delinquenti dovrebbero essere rispediti nei rispetti paesi d’origine.
Non solo quindi siamo, nostro malgrado, vittime di delinquenti senza scrupoli che varcano le nostre frontiere al solo scopo di commettere reati nella nostra città, ma veniamo addirittura tacciati di razzismo ogni qualvolta manifestiamo il nostro diritto a vivere sicuri nella nostra città.
Bene, tutto ciò deve finire!
Non è più tollerabile, infatti, che sul nostro territorio vivano persone che non siano in regola con i documenti necessari per una legale permanenza, né è più tollerabile che i cittadini reggiani vivano costantemente in una situazione di insicurezza, perché gli attuali amministratori non si vogliono prendere la responsabilità di intraprendere politiche che facciano ritenere non più così meraviglioso permanere, per gli immigrati irregolari, nel territorio di Reggio Emilia.
Come pensiate, infatti, che queste persone, che non hanno un permesso di soggiorno, possano vivere senza un lavoro?
Perché se il lavoro, in una situazione di grave difficoltà come è quella attuale, non c’è per i lavoratori italiani e per quelli stranieri che sono muniti di regolare permesso di soggiorno, come possiamo credere che esista per coloro a cui manca il titolo che gli dà diritto ad essere assunti presso le nostre aziende?
Ecco, quindi, che deve cambiare radicalmente il modo in cui viene affrontata la questione dell’immigrazione a Reggio Emilia.
In primo luogo occorre prendere atto che esiste una situazione criminalità commessa dagli stranieri a Reggio Emilia (cosa che finora non è avvenuta).
Secondariamente, occorre estendere i controlli nei confronti degli immigrati clandestini, affinché nessuno, senza un regolare permesso di soggiorno, viva nella nostra città.
Occorre, poi, presidiare maggiormente il territorio, anche attraverso l’ausilio della polizia municipale, che dovrà essere adeguatamente equipaggiata.
E’ necessario, poi, investire nelle aree degradate della città in cui si annida la criminalità, attraverso la creazione di scuole, strutture sportive, ricreative e sociali, al fine di limitare quanto più possibile i fenomeni criminosi in quelle aree.
E soprattutto dobbiamo noi stessi diventare partecipi di una maggiore sicurezza, segnalando alle Autorità ogni situazione criminosa di cui veniamo a conoscenza, perché il controllo sociale costituisce uno degli elementi fondamentali per dare definitiva soluzione al problema della criminalità da parte degli immigrati.
Oggi vi ho parlato della sicurezza o meglio della insicurezza che purtroppo regna a Reggio Emilia, ma tante altre sono le motivazioni per le quali necessita un cambiamento.
Seguitemi nei prossimi giorni e vi ricorderò quali sono le altre.

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