Comune e Provincia, le due massime istituzioni locali, rette da ben 64 anni dalla stessa parte politica, hanno un forte carattere comune: agiscono d’imperio e non ascoltano nessuno.
Tanto il sindaco Delrio, quanto la presidente della Provincia Masini, sono molto bravi a fingere di ascoltare le istanze e i bisogni dei cittadini, per poi decidere sempre e comunque di testa propria, rispondendo a logiche lontane dal buon senso.
Mi riferisco per esempio alla Variante della Statale 63 il cui progetto giace irrealizzato da troppi anni nei cassetti di Provincia e Comune. All’incontro organizzato lunedì 25 maggio, dagli Amici del Crostolo, pesavano come macigni l’assenza sia di Delrio che della Masini. A fronte di richieste più che legittime dei cittadini questa è la risposta delle istituzioni.
Gli studi e progetti pagati dalla Provincia hanno senza ombra di dubbio rivelato che la soluzione migliore è quella a destra del Crostolo, mentre la “bretellina” di via del Buracchione è un inutile e costoso palliativo.
Invece di adoperarsi per una soluzione sensata al problema la Presidente della Provincia ha pensato di inaugurare nei giorni scorsi la variante di Canali, casualmente appena ultimata, costata la bellezza di 12 milioni di euro. Inoltre ha annunciato che andrà avanti nella realizzazione della cosiddetta bretellina, andando così contro al buon senso e ai cittadini in un sol colpo.
Il sindaco Delrio invece, non riesce proprio ad ammettere i propri errori e si ostina fino all’ultimo a difenderli.
Con tutti i problemi che ha una città come Reggio, lui non trova niente di meglio che annunciare la realizzazione di nuove campine per i nomadi, che i reggiani hanno già manifestato di non gradire affatto.
Per non parlare delle ingenti spese in rifacimenti urbani nel centro storico, che oltre a pesare parecchio sul bilancio del comune, sono stati caratterizzati da numerose polemiche a causa della bruttezza e della inadeguatezza ai contesti di riferimento. Dopo la rotonda Gerra, il lastricato “poco verde” dei teatri (a parte i famosi platani da 8000 euro l’uno), la fontana ipermoderna (ora piscina) e altre amenità, sono da poco state annunciate altre orribili e costosissime opere (4 milioni di euro), fra cui la ristrutturazione del Museo Civico stile casinò e la piantumazione all’esterno di alcuni funghi d’acciaio alti dieci metri!
Il risultato di questa mancata attenzione ai desideri e ai punti di vista dei cittadini sarà una città più povera e più brutta, che dovremo sopportare per parecchio tempo.
In questo sfacelo la notizia buona è che le elezioni sono alle porte e con una X possiamo fermare tutto questo modo di fare politica vecchio, spendaccione e antidemocratico: il 6 e 7 giugno mandiamo a casa Delrio e la Masini e facciamo respirare un’aria nuova alla nostra Reggio.
giovedì 4 giugno 2009
FEDERICA MALVEZZI, PDL, REGGIO EMILIA: COMUNE E PROVINCIA UNITI NEL RIFIUTO DI ASCOLTARE I CITTADINI
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